Del labbro faccio sponda a questo mare quieto e piano lo sorbisco. Il quieto mare freme, ai baffi sale l'onda per questo viaggio breve. Il naso mio non entra, intero, nel bicchiere, un po' si fa di lato... ma poi di più non cede. Brindo alle stelle allora, facendone cornice al fondo del bicchiere. "M'illumino d'immenso" a braccia aperte cado, di schianto, come pietra. Il profumo mi salva di questo vino dolce, di mandorla, di sole, di resina, di sale, di mirto e di sudore. > |
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Sì, devo stare attento che qui potrei morire, e farlo volentieri, se solo mi distraggo e più non penso al sole, alle sue labbra fresche, agli occhi suoi, leggeri. Ambra, topazio, miele, gorgoglia nel bicchiere o fresco mio passito, il suo liquor non cede alle lunsinghe lente che esperto metto in campo, ti lascio il passo amico e se tu puoi, m’inchino.
Milano Aprile 1997
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Le raccolte di Bernardo d'Aleppo GERBILLI 1994-1998 pag.21 È AMBRA, È VINO COCCODRILLI pag. 1 GERBILLI: pag.1 - pag.2 - pag.3 pag.4 - pag.5 - pag.6- pag.7 - pag.8 - pag.9 pag.10 - pag.11 - pag.12 - pag.13 - pag.14 - pag.15 - pag.16 - pag.17 - pag.18 - pag.19 - pag.20 - pag.21 - pag.22 - pag.23 - pag.24 - pag.25 - pag.26 - pag.27 - pag.28 - pag.29 MANDRILLI Menù d'amore grafica, gastronomia e poesia I RACCONTI dall'erotismo alla favola I GIALLI 2 gialli brevi in sequenza OPERE DI POESIA E GRAFICA |