Verso Trieste

Solidi e severi vegliano,

i cipressi,

la strada costiera.

Ad un sorriso non li piegano

bora o scirocco,

lì sono e stanno,

trafitti come furono

nel cielo e nella terra

ed ognuno crede, forse,

d’essere perno

intorno a cui ruoti la Terra,

d’essere fulcro al cielo.

Ma ecco, d’Aprile,

le colonne al cielo

si fanno ponte

al nostro oriente interiore

e sposate le glicini volubili

si fanno, di loro, carico e orgoglio.


Trieste Maggio 1995






Sono rimasto tra gli ulivi

a masticare cumino.

Lungo i percorsi del tuo corpo

torna il mio spirito, non io.

Viaggiai per i tuoi nervi:

saldi sentieri di rabbia e di piacere.

Da un letto di felci guardo,

tra gli ulivi, il nostro cielo,

d’indaco, profondo,

ora nemico.

Ancora ho nella bocca

qualche seme di cumino,

che masticavo nell'attesa

di fare la mia parte...

tra le costole mi cresce,

lentamente, un ciclamino.



Ts-Mi Settembre 1995



Le  raccolte di Bernardo d'Aleppo

GERBILLI  1994-1998
pag.11

VERSO TRIESTE
e
SONO RIMASTO TRA GLI ULIVI...


COCCODRILLI pag. 1

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