Verso Trieste Solidi e severi vegliano, i cipressi, la strada costiera. Ad un sorriso non li piegano bora o scirocco, lì sono e stanno, trafitti come furono nel cielo e nella terra ed ognuno crede, forse, d’essere perno intorno a cui ruoti la Terra, d’essere fulcro al cielo. Ma ecco, d’Aprile, le colonne al cielo si fanno ponte al nostro oriente interiore e sposate le glicini volubili si fanno, di loro, carico e orgoglio.
Trieste Maggio 1995 |
Sono rimasto tra gli ulivi a masticare cumino. Lungo i percorsi del tuo corpo torna il mio spirito, non io. Viaggiai per i tuoi nervi: saldi sentieri di rabbia e di piacere. Da un letto di felci guardo, tra gli ulivi, il nostro cielo, d’indaco, profondo, ora nemico. Ancora ho nella bocca qualche seme di cumino, che masticavo nell'attesa di fare la mia parte... tra le costole mi cresce, lentamente, un ciclamino.
Ts-Mi Settembre 1995
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Le raccolte di Bernardo d'Aleppo GERBILLI 1994-1998 pag.11 VERSO TRIESTE e SONO RIMASTO TRA GLI ULIVI... COCCODRILLI pag. 1 GERBILLI: pag.1 - pag.2 - pag.3 pag.4 - pag.5 - pag.6- pag.7 - pag.8 - pag.9 pag.10 - pag.11 - pag.12 - pag.13 - pag.14 - pag.15 - pag.16 - pag.17 - pag.18 - pag.19 - pag.20 - pag.21 - pag.22 - pag.23 - pag.24 - pag.25 - pag.26 - pag.27 - pag.28 - pag.29 MANDRILLI Menù d'amore grafica, gastronomia e poesia I RACCONTI dall'erotismo alla favola I GIALLI 2 gialli brevi in sequenza OPERE DI POESIA E GRAFICA |