Quattro
grandi e un bambino. Ho ascoltato la bora, inquieta, scuotermi le finestre e le ossa, sotto un cielo cobalto. Ho volato, con le foglie di mirto, sotto un maestrale teso, sulle scogliere di granito. Ho respirato marino, salire, denso e spedito, i passi dell'Appennino. Ho sudato pungenti granelli di sale, carezzato dallo scirocco, cercando l'ombra densa dei carrubi. Ma a Milano, di Maggio, m'accolse un vento bambino, che girava senza senso, un vento tiepido e leggero, un vento che mi sorprese per la gran voglia di mondo che
mi gettò nelle vene. Milano Settembre 1996 |
Il tuo loto
Come la polpa sugosa del caco... Che fa, mi resiste? No è la parte più soda, ci mette un momento. Poi, con un fiotto di liquido miele, si schiude e mi mostra, duro, il suo piccolo seme che, forte, trattiene il piacere, più forte, più a lungo, più dolce, più piano. E all'improvviso scompare, lasciando un profumo scontroso, l'odore pungente del mare, del pepe, del sale.
Trieste Ottobre 1996
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Le raccolte di Bernardo d'Aleppo GERBILLI 1994-1998 pag.16 QUATTRO GRANDI E UN BAMBINO e IL TUO LOTO COCCODRILLI pag. 1 GERBILLI: pag.1 - pag.2 - pag.3 pag.4 - pag.5 - pag.6- pag.7 - pag.8 - pag.9 pag.10 - pag.11 - pag.12 - pag.13 - pag.14 - pag.15 - pag.16 - pag.17 - pag.18 - pag.19 - pag.20 - pag.21 - pag.22 - pag.23 - pag.24 - pag.25 - pag.26 - pag.27 - pag.28 - pag.29 MANDRILLI Menù d'amore grafica, gastronomia e poesia I RACCONTI dall'erotismo alla favola I GIALLI 2 gialli brevi in sequenza OPERE DI POESIA E GRAFICA |