Il falò È troppo tempo che ho voglia di ascoltare. Di ascoltarti parlare. La testa sulle tue ginocchia. Senza dover reagire. Senza dover lottare contro la debolezza che, piano, mi pervade. Senza dover cercare una battuta salace, che mi dimostri che sono, o che mi mostri diverso, da quello che ero. Sono ormai troppe le morti tra gli affetti. Sono ormai troppe per piangere ora ad ogni nuovo evento. Le porto come una lunga coda, la sera mi ci avvolgo. A saperla acconciare sembra una stola questa mia folta coda. La coda dei dolori, dei
lutti, degli amori. Ecco ora mi pavoneggio di questa stola, fredda. > |
<
Mentre ciò che vorrei non è che una scintilla, in quel tuo sguardo stanco, su cui soffiare il riso del bambino che ho dentro e, piano, alimentar la fiamma con le nostre speranze, ridotte a piccole schegge, fino a farne un falò. Che crepiti. Che arda. E quando fosse alto vi getterei il passato voltandomi con te per non sentir l'odore di unghie, di capelli, di carni bruciate. Ma non voglio in realtà lo sconto sul passato. Non voglio la mia storia gettare in un canale. Solo vorrei aver luce, dai tuoi, dai mie dolori, per fondare speranze: mie, tue, nostre, nuove, altrui. Trieste Ottobre 1996
|
Le raccolte di Bernardo d'Aleppo GERBILLI 1994-1998 pag.17 IL FALÒ COCCODRILLI pag. 1 GERBILLI: pag.1 - pag.2 - pag.3 pag.4 - pag.5 - pag.6- pag.7 - pag.8 - pag.9 pag.10 - pag.11 - pag.12 - pag.13 - pag.14 - pag.15 - pag.16 - pag.17 - pag.18 - pag.19 - pag.20 - pag.21 - pag.22 - pag.23 - pag.24 - pag.25 - pag.26 - pag.27 - pag.28 - pag.29 MANDRILLI Menù d'amore grafica, gastronomia e poesia I RACCONTI dall'erotismo alla favola I GIALLI 2 gialli brevi in sequenza OPERE DI POESIA E GRAFICA |