Linfa


Caldo e asciutto il tuo corpo,

fresco il tuo respiro e la bocca,

quanto vorrei il mio pene

potesse offrirti il suo seme,

senza che la mia mano decisa

lo accompagnasse feroce

e lo spingesse al piacere,

è questo il tuo orgasmo,

non più il mio, non più il mio

e te lo offro in silenzio,

un sorso d’acqua dalle tue labbra

in questo deserto feroce,

dammi il tuo succo,

dammi il tuo succo saporito e leggero,

dammi il tuo gusto della vita,

fammi morire, ora.



Milano Aprile 1998


Gemma 3

Nel pallido scoglio del tuo viso

Due pozze di vita, lucenti.

Dimmi dei tuoi giardini e dimmi delle siepi

che potasti basse ai tempi della tua adolescenza,

dimmi di quelle speranze di cui non vedesti mai il compimento,

della tua ingenuità perduta sui luoghi del lavoro.

NO. NO non dirmene più, non dirmene più.

Vorrei darti un’altra vita, che ti fosse più dolce, che ti facesse meno amara;

ma forse no, forse è come sei che ti fà preziosa, essenza profumata...

Ucciderei quel bimbo che ti ruppe i denti e il capo che ti palpava...

Cancellerei le parole che ti hanno offeso e quelli che non ti hanno difeso.

Modellerei il mio corpo per fartelo piacere e cambierei il mio pene.

Se fossi se avessi, se avessi se fossi, devi averla già sentita.

Se ti appoggiassi a me io ne sarei felice,

ma tu duri paura di quanto ti costo,

di quanto ti costerei, di quanto ti potrei costare.

Dai lasciati andare.

Ma anche questa l’hanno già detta, scritta e cantata,

ma non lo fa meno vero.

Acciuga sotto sale, aringa in salamoia, no, non mi far pensare,

io ti vorrei salvare

quindi ti ucciderò,

quindi mi ucciderò,

ma non vorrei morire, quindi sono già morto

e ancora ti sto a guardare mentre dormi e un po’ russi,

io ti vorrei coccolare.

Milano Aprile 1998


Le  raccolte di Bernardo d'Aleppo

GERBILLI  1994-1998
pag.29


LINFA
e
GEMMA 3


COCCODRILLI pag. 1

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MANDRILLI

Menù d'amore
grafica, gastronomia e poesia


I RACCONTI
dall'erotismo alla favola


I  GIALLI
2 gialli brevi in sequenza


OPERE
DI POESIA E GRAFICA