Un'urna: Sulla vecchia massicciata, ancora una volta un disperato è morto. Sulla vecchia massicciata, ancora una volta un disperato è morto. Cantano, a tratti, dal vagone accanto i congedati e risuona la sfida, di un gruppo di studenti. Qualcuno nel cesso tira lo sciacquone. Che vale che il sommacco rosseggi, bruno diventerà quel sangue, tra queste pietre bianche, come ruggine e terra. Ancora una volta calpesterò del sangue.
Trieste Ottobre 1996 Morivano in quegli anni, e ancora muoiono oggi, |
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All’imbrunire dal molo
Con che misura cede Trieste al Natale: poche, pallide luci trasformano in coni i lampioni, abeti stilizzati, astratti, una ghirlanda giallina traversa una piccola via... Se arrivasse un piroscafo ne scenderebbe Gozzano. Il mare chiacchiera, piano, con l' arenaria del molo. La diga è ad un passo, concreta come un miraggio, un fortilizio smarrito, così la vedrà la legione: appoggiata alla prossima duna; è la speranza nascosta della pattuglia perduta, è il mito, il sogno, la meta di ogni bimbo che vedo, dietro gli occhi dei vecchi, la sera passeggiare sul molo.
Trieste Dicembre 1996
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