china su carta

Ecco l'inizio del romanzo breve "Peppone di Roccabruna" che è disponibile in formato "OpenOffice", non è molto lungo, una ventina di pagine, potete stamparlo e leggervelo comodamente anche al cesso, ma ne è vietato qualunque sfruttamento commerciale, sia diretto (vendita) sia indiretto (diffusione gratuita in allegato,  o collegamento, a pubblicità di qualunque tipo), senza l'assenso scritto ed esplicito dell'autore.


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La mia vita ha ripreso il suo ritmo quieto, gli scossoni della mia avventura con i servizi segreti sono già ricordi, smussati dalla lontananza. Da tutta quella storia rischiosa e inconcludente ho guadagnato però un paio di amici: Boitani, il polacco e Orlov, il bulgaro.

Ora Boitani si chiama davvero così, Brando Boitani recita il suo nuovissimo passaporto americano, non più Krevalsky. Orlov invece non ha di questi vezzi, ha mantenuto il cognome, quanto vero non so, di quando lo conobbi e di nome fa Anton.

Brando ha avuto una lesione alla spina dorsale durante l'agguato che ci tesero nelle cantine del mio palazzo; ora è su una sedia a rotelle ed ha abbandonato il servizio attivo, anche se mi sembra di capire che ogni tanto fornisca ancora delle consulenze. Lui ed Orlov si sono ritirati a vivere in campagna, in mezzo ai boschi, in una vecchia casa ristrutturata nella valle dell'Erro. La loro casa è grande, la conversazione buona e la loro ospitalità cordiale, di conseguenza spesso la domenica vado a trovarli, magari con un amico, per una mano a scopone davanti al camino, degustando un formaggio o un salume, con qualche bicchiere di vino delle Langhe a oliare l'intelletto.


I  GIALLI
DI
BERNARDO D'ALEPPO




PEPPONE DI ROCCABRUNA





A fianco:

La copertina del romanzo
e il suo "incipit".


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